Mosaico per Procida: la prima bottiglia è un dono a Sua Santità
Il 28 settembre scorso Gaetano Cataldo ha consegnato personalmente Mosaico per Procida nelle mani di Sua Santità. È la prima volta che un sommelier viene accolto da solo ad un’udienza generale, e con una bottiglia così inedita tra l’altro, la quale costituisce inequivocabilmente il primo passo per l’Umanesimo del Vino e un grandissimo esempio di coesione, solidarietà ed amore per il territorio.
Consegnata altresì una serigrafia dipinta a mano con la tecnica dell’acquerello di InCanto diVino, opera di Caterina Albano che è diventata iconica assieme alla bottiglia, seguito successivamente da Gaetano Cataldo con lo scrigno ligneo contenente appunto Mosaico per Procida.
Gaetano, tradendo commozione ed emozioni, ci riporta la testimonianza di gioia di Sua Santità, non poco rallegrato alla vista della graziosa bottiglia e queste le parole del coppiere di Procida Capitale:
“Sua Santità in riconoscenza a Procida abbiamo fatto questa bottiglia e a nome di Procida e di tutte le persone che han contribuito alla sua realizzazione mi onoro di donarla a voi.
Senza alcun sostegno, Mosaico per Procida è nata da un progetto tanto francescano quanto eversivo, in quanto questa bottiglia rappresenta il primo passo verso l’Umanesimo del vino ed è il primo vino della Cultura che non chiede il permesso ad alcuno per compiere una buona azione per la nostra amata terra. Con amore e dedizione per la nostra Terra abbiamo così dimostrato che non è la materia a generare il pensiero ma è il Pensiero a creare la materia”.
Ma cosa è Mosaico per Procida e chi è Gaetano Cataldo?
Mosaico per Procida nasce per ringraziare Procida per la sua nomina a capitale italiana della cultura con l’abbraccio enologico di 26 cantine provenienti da tutta la Campania, scelte su criteri di territorialità, sostenibilità ed etica enologica e produttiva.
Esso è un progetto tanto francescano quanto eversivo: creato senza finanziamenti è stato il primo passo verso l’umanesimo del vino, scoprendo un volto inedito della nostra regione, fatto di amore per la terra, visione comune, creatività, sognare assieme, gioco di squadra ed intelligenza imprenditoriale collettiva.
Gaetano Cataldo, fondatore di Identità Mediterranea, l’associazione che ha portato avanti il progetto e che ha ricevuto patrocini dal comune di Procida e Castel San Giorgio, dalla Regione Campania e da molteplici associazioni del vino, ha così dimostrato che, citando Giordano Bruno, non è dalla materia che si crea il pensiero ma è il Pensiero a generare la materia.
La bottiglia, assolutamente fuori da ogni forma di commercio, viene data in dono ad autorità politiche, religiose e culturali, mentre con le libere donazioni ha assolto a tutti gli oneri, trovato i fondi per iscrivere Procida nelle liste delle Città del Vino e si prefigge di cucire per l’isola un nuovo abito della Graziella. Inoltre, grazie a Mosaico per Procida, Identità Mediterranea ha aiutato i ragazzi di Divinamente Abili con diverse iniziative, progetto questo che vede dei fantastici ragazzi avviati alla viticultura. Questa bottiglia oggi costituisce:
Il primo vino della cultura per una capitale italiana/europea
-Il primo vinaggio inedito al mondo, consistente in un assemblaggio di 26 masse vinicole. Dopo la selezione fatta da Gaetano Cataldo, ogni massa è stata soppesata analizzando e assaggiando i campioni pervenuti a Montalcino, l’enologo quindi ha ricreato 5 micro blend in proporzioni variabili, avendo cura di trascrivere le diverse percentuali di campione enologico pervenuto, scegliendo il prototipo più aderente alla regione, più piacevole dal punto di vista organolettico e più stabile, sia dal punto di vista proteico che tartarico ed ossidativo. Le percentuali di vino, tutte diverse tra di loro, sono state comunicate alle singole aziende cui sono state assegnate le quote litro per una massa complessiva di 5000 litri. Quindi circa 6000 bottiglie totali, inclusi i formati speciali.
-Il primo vino di sintesi di un intero territorio: ampelograficamente i vini di cui è fatto contengono a loro volta tutti i vitigni a bacca bianca della Campania.
-Il primo vino in assoluto a presenziare ad una fiera in 3 padiglioni (Campania, Toscana, Marche) e ben 30 stand diversi.
-Il primo vino autosostenibile perché fatto senza aiuti economici, senza fondi e finanziamenti.
-Presente in Lussemburgo, raccontato in Francia dal partner Diam Bouchage, sarà offerto all’asta negli States durante March of Dimes.
-Patrocino del Comune di Procida e Castel San Giorgio, Patrocinio della Regione Campania e della Fondazione Francesco Terrone di Ripacandida e Ginestra. Patrocinio AIS, Città del Vino, MAVV Wine Art Museum, Associazione Nazionale Donne del Vino.
-Donati con i proventi l’iscrizione di Procida nell’elenco delle città del vino per due anni, si intende raccoglierne per ricreare l’abito della Graziella ed iscrivere altre città nella lista dei percorsi enoturistici.
-Da una mostra artistica di 30 donne è nato “inCanto diVino”, opera da cui è tratta l’etichetta di Carolina Albano. L’etichetta che la bottiglia indossa briosa si chiama appuno inCanto diVino ed è frutto di una mostra artistica che ha visto competere trenta, tra donne e studentesse del liceo artistico “Giorgio De Chirico” di Torre Annunziata, per realizzare l’opera vincitrice. Con un protocollo realizzato da Gaetano Cataldo, il concorso artistico è stato reso possibile grazie al MAVV Wine Art Museum, patrocinante morale del progetto del Mosaico, realizzandolo appunto nella sua sede a Portici.
-Come da protocollo la bottiglia ha raggiunto importanti personalità istituzionali del mondo politico, religioso, culturale e dello spettacolo: da Donatella Cinelli Colombini ad Antonello Maietta, da Angelo Radica a Charlie Arturaola, da Anna Fendi a Federico Ceretto, da Gianfranco Vissani a Luciano Pignataro, da Annamaria Colao ad Antonio Parenti, da Mariano Murru a Gaetano Manfredi, da Igles Corelli a Luca Gardini, da Sara Roversi a Raffaele Sacchi, da Teresa del Giudice a Matteo Lorito, da Stefania De Pascale a Vincenzo De Luca, da Stefano Vanzina a Gennaro Migliore e quindi a Sua Santità.