Alessandro Nigro Imperiale campione d’Italia
Alessandro Nigro Imperiale, sommelier foggiano della delegazione di AIS Puglia, è il nuovo Miglior Sommelier d'Italia PremioTrentodoc.
Alessandro Nigro Imperiale, sommelier foggiano della delegazione di AIS Puglia, è il nuovo Miglior Sommelier d’Italia Premio Trentodoc, che ha condotto una combattutissima finale con Marco Casadei, campione di AIS Romagna, agguantando il titolo più ambito. Terzo posto ex aequo per Simone Vergamini di AIS Toscana e Artur Vaso di AIS Lombardia.
Gli auguri del Presidente Sandro Camilli
“La sala è il pane quotidiano di Alessandro – ha detto il Presidente Nazionale di AIS Sandro Camilli – e la sua competenza si è vista chiaramente durante la gara, dove ha dimostrato attenzione, amore e passione per questo mondo, nonché grande preparazione. Abbiamo bisogno di professionisti come lui per continuare a divulgare la cultura del vino e del cibo italiano nel mondo, e non a caso il premio consiste in una borsa di studio che gli permetterà di perfezionarsi ancora“.
La sinergia tra AIS e Istituto Trento DOC
“Sono orgoglioso di questo successo: il concorso è un momento significativo – ha continuato Sandro Camilli – che premia il percorso di crescita personale e di formazione professionale dei sommelier. Diventare Miglior Sommelier d’Italia è un sogno coltivato da anni che richiede una grande preparazione. È un privilegio per l’Associazione Italiana Sommelier, insieme all’Istituto Trento Doc, premiare oggi Alessandro Nigro Imperiale”.
Sorrento, città di campioni
L’Hotel Hilton di Sorrento, l’11 e il 12 novembre, ha ospitato la fase finale della manifestazione. L’eccellente organizzazione di AIS Campania, nella persona della consigliera nazionale Nicoletta Gargiulo, del presidente regionale Tommaso Luongo e dei tantissimi sommelier intervenuti per l’occasione, ha regalato a tutti i presenti una due giorni all’insegna dell’eccellenza.
Chi è Alessandro Nigro Imperiale
Alessandro è nato a Foggia nel 1991 e giovanissimo, a vent’anni, ha iniziato il suo percorso da sommelier AIS. Già degustatore ufficiale, campione regionale della Puglia nel 2019, si è laureato in Viticoltura ed Enologia all’Università di Foggia, con una tesi sugli aspetti critici delle fermentazioni spontanee nella produzione di vini naturali con uve provenienti da regime biodinamico, e ha ottenuto il Diplôme National d’Oenologue a Bordeaux, abilitandosi come enologo.
Dopo alcuni anni trascorsi in Puglia, si è trasferito in Francia, a Parigi, concentrandosi sul mondo della sala. La sua prima tappa è stato il quartiere di Montmartre, al Moulin de la Galette, storico locale immortalato, tra gli altri, dal pittore Renoir nel 1876. Segue La Dame de Pic, della pluristellata chef Anne-Sophie Pic; poi il ristorante Le George, del Four Seasons Hotel George V, già Miglior Hotel del Mondo nel 2019, dove svolge incarichi manageriali al fianco dello chef stellato Simone Zanoni e del Miglior Sommelier d’Italia 2011 Gabriele Del Carlo. A oggi la multinazionale canadese, attiva nel settore dell’ospitalità di lusso, ha deciso di non lasciarlo andare, e Alessandro attualmente lavora come Head Sommelier al Grand Hotel Saint-Jean-Cap-Ferrat, nell’omonima località del sud della Francia.
Un punto di partenza
“Sono felice di avere raccolto il testimone di Stefano – ha detto Alessandro, riferendosi al campione dell’edizione 2021, Stefano Berzi di AIS Lombardia – e so che questo è un punto di partenza, non di arrivo. Ora si apre un nuovo mondo, e sarò felice di dare il mio contributo alla diffusione della cultura del vino e del cibo italiano nel mondo“.
Non un lavoro semplice ma uno dei più belli del mondo
“Non è un lavoro semplice, ma è uno dei lavori più belli del mondo – ha scritto Rita Del Mastro, anche lei professionista AIS in terra francese (lavora per Alain Ducasse) e compagna di Alessandro. “Ieri sul palco del Teatro delle Sirene dell’Hilton a Sorrento c’è stata una competizione accattivante e appassionante, gli spettatori sono stati ammaliati da questo mondo. I più coraggiosi sommelier d’Italia erano lì, perché sì, ci vuole coraggio, passione e determinazione per presentarsi a questo concorso. È il lavoro di anni, di notti insonni, di sveglie che suonano sempre troppo presto; innumerevoli caffè, degustazioni, lavoro assiduo al ristorante, con parantesi fatte di visite in cantina, degustazioni di nuove referenze; orchestrare l’equipe e il lavoro di settimane, gestire lo stock in cava, studiare il nuovo mondo dei social ed essere attivo. Alle volte ci può essere qualche cliente svegliatosi con il piede sbagliato, altre un esperto gastronomico che si trovava a passare di lì“.
I grandi professionisti di AIS
Se il questionario previsto per le prove preselettive di Milano era stato particolarmente difficile – come aveva commentato il Responsabile Nazionale dei Concorsi Maurizio Zanolla – quello con cui si sono confrontati sabato scorso i nostri diciotto concorrenti, se possibile, lo è stato anche di più. Onore, dunque, a tutti i nostri ragazzi, usciti a testa alta dalla gara. “Il livello di competenza dimostrato dai concorrenti alle prese con i questionari, e quello palesato oggi sul palco di Sorrento dai nostri quattro finalisti – ha aggiunto il presidente di AIS Toscana Cristiano Cini – parla di una #aisitalia in grande forma, e di cui siamo orgogliosi!”.
*Fotografie a cura di Vito Fusco Instagram @vitofusco | Facebook: https://www.facebook.com/fuscovito/ .