AIS festeggia i suoi primi 50 anni e ora lavora con le altre associazioni
La copia dell’atto costitutivo di Ais-Associazione italiana sommelier campeggia sulla copertina di Vitae di giugno, la rivista dell’Associazione italiana sommelier. Perché il sodalizio compie gli anni. Di più: celebra il cinquantenario, un’occasione speciale che coglie Ais in piena salute. A 50 anni esatti da quel 7 luglio 1965, nello stesso hotel Palace – oggi The Westin Palace – a Milano, dove la neonata Ais venne allora presentata alla stampa e che ora è sede delle iniziative promosse dalla delegazione milanese, è stato celebrato lo speciale anniversario. Una data che finalmente sembra coincidere, forse, con la fine del frazionismo e delle polemiche fra le tante, troppe, associazioni italiane di sommelier.
Antonello Maietta, presidente nazionale al suo secondo mandato, ha voluto intorno a sé i personaggi che hanno fatto la storia dell’associazione a iniziare dalla “tessera numero 1” Jean Valenti e con lui altre figure storiche: da Eddy Furlan a Giuseppe Vaccarini… insomma tutti coloro che hanno accompagnato la crescita dell’associazione, dai primi 20 iscritti agli attuali oltre 32mila che fanno di Ais la più grande associazione mondiale del settore. E ancor di più ricorda come si stia ormai lavorando per lo sviluppo del gruppo di lavoor che, a livello consultivo, oggi riunisce riunisce insieme Ais, Aspi, Onav e Fisar.