Vitae 2022, la guida dei sommelier italiani ai migliori vini tricolore
Giunta all’ottava edizione, la guida Vitae realizzata da Ais (Associazione italiana sommelier) è stata presentata martedì 30 novembre. Nell’occasione sono stati consegnati i riconoscimenti a 22 produttori mentre ad altrettante etichette è stato assegnato il Tastevin Ais, il prestigioso premio che l’associazione conferisce a chi ha contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine, a chi rappresenta un modello di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona e a chi ha riportato sotto i riflettori vitigni dimenticati. Pienamente in linea con la parola chiave dell’edizione 2022: cambiamento!
Il vino, un settore in forte evoluzione
A dare maggiore sostanza a questa parola è stato Nicola Bonera, referente nazionale per l’edizione del volume: «Quel cambiamento che deve portarci a saper leggere le situazioni di criticità convertendole in una chiave differente, sotto forma di nuove opportunità. In queste pagine troverete numerosi riferimenti a questo tema, a partire dalle illustrazioni che introducono le regioni del vino italiano. Da ogni parte d’Italia un lento ma significativo movimento sta dando impulso a un modello di sostenibilità che fino a pochi anni fa sembrava molto distante dal realizzarsi. Ogni luogo della nostra penisola offre interessanti spunti e propone gesti virtuosi per migliorare il rapporto tra l’uomo e l’ecosistema che ci circonda».
Dalle degustazioni in pandemia nasce Vitae 2022
Il tutto in un panorama ancora sconvolto dalla presenza della pandemia e le chiusure forzate che si sono protratte fino a primavera. Situazione che, al pari dell’edizione 2021, ha messo a dura prova il prezioso lavoro dei sommelier che da tutta Italia hanno contribuito a dar vita al volume. Nonostante ciò, nel rispetto dei vari protocolli anti-contagio, i panel di degustazioni sono stati portati a termine dando nuovo slancio alla guida nata nel 2014. «Il nome del progetto, Vitae, ci è apparso subito particolarmente appropriato perché evoca la nostra amata pianta, ma anche la vita di chi cura i filari, controlla in cantina i processi di vinificazione e ci permette di ritrovare nei calici il frutto di tanto lavoro. La vite in senso stretto, dunque, e in senso più ampio la vita del vino, il suo mondo, i suoi attori, mentre la ‘t’ del nome traduce graficamente la forma di un guyot», ha ricordato il presidente nazionale Ais, Antonello Maietta.
Il cambiamento a livello grafico e nei contenuti
A livello di contenuti, il cambiamento evocato da Bonera si è tradotto in una collezione di suggestive illustrazioni il cui intento «è quello di una più spiccata empatia esistenziale nei confronti di se stessi, degli altri e del pianeta che pazientemente ma al contempo amorevolmente ci ospita», ha aggiunto Davide Garofalo, direttore creativo. La veste della nuova edizione mantiene il legame e la continuità con le precedenti edizioni, attraverso l’elemento grafico della nuvola in cui sono inscritte le illustrazioni. È un’icona riconoscibile che richiama alla memoria il luogo che ha ospitato l’ultima presentazione fisica della Guida Vitae, la nuvola di Fuksas a Roma, con l’augurio che si possa tornare quanto prima a degustare le eccellenze d’Italia in un momento di festa davvero condiviso. Le introduzioni regionali, realizzate dal giornalista Massimo Zanichelli, non si soffermano solo sugli aspetti legati alla produzione dell’ultimo anno, ma tracciano un profilo del territorio di più ampio respiro anche con riferimenti alla gastronomia locale e sono corredate da dettagliate mappe enografiche.
Numeri e classifiche
In totale, per l’edizione 2022, sono stati quasi 4.000 i produttori che hanno accettato di mettersi in discussione e più di 30.000 i vini degustati rigorosamente alla cieca da un migliaio di sommelier. Tra questi sono 2.314 le aziende accolte nel volume e 887 i vini premiati con il massimo riconoscimento: le Quattro Viti. Sfogliando la guida, inoltre, si ritrovano la Freccia di Cupido, assegnata a 119 vini in grado di suscitare emozioni al primo sorso, e il Salvadanaio, che valorizza 210 etichette di spiccata qualità, con un occhio attento al prezzo di vendita. Infine, novità di quest’edizione è la speciale classifica “Le performance dell’anno”, 110 bottiglie caratterizzate dalla lettera “I”, che hanno ottenuto i punteggi più elevati espressi in centesimi.