Il riconoscimento giuridico di AIS
Già il 1° luglio 1971, con decreto ministeriale, ai sommelier venne riconosciuta la qualifica di “personale altamente specializzato”; dopo due anni, la Gazzetta Ufficiale del 15 Settembre 1973, n. 239, pubblica il riconoscimento giuridico dell’AIS, con decreto del Presidente della Repubblica.
Lo stesso anno del riconoscimento giuridico di AIS fu eletto al vertice dell’Associazione Franco Colombani. Rimase in carica per tre mandati consecutivi, fino al 1981. Durante la sua presidenza fu reso operativo il terzo livello del corso per sommelier, incentrato sull’abbinamento cibo-vino, argomento a lui particolarmente caro.
Il nome di Franco Colombani è legato a quello del Sole, nella bassa Milanese: aveva abbandonato gli studi di ingegneria a Pisa per dedicarsi al ristorante di famiglia, di antichissima fondazione, e portarlo alla ribalta. Negli anni Settanta, con un gruppo di colleghi, fu artefice del nuovo indirizzo della ristorazione italiana, riproponendo le ricette della tradizione con una sensibilità non comune. Erano gli anni della Nouvelle Cuisine, che contendeva la scena a un’offerta gastronomica mortificata dall’onnipresente panna e dai tris di primi. Franco studiò le ricette della tradizione, facendole rivivere con una sensibilità non comune.
Vicino all’AIS fin dalla nascita, era solito ospitare le riunioni del direttivo attorno al tavolone adiacente alla piccola cucina a vista, accompagnando discussioni e progetti con piatti prelibati. Nel menu affiancava proposte del territorio con pietanze tratte dal monumentale testo di Anna Gosetti della Salda: “Le ricette regionali italiane”. Era considerato un autentico privilegio scendere con lui in cantina per scegliere la bottiglia più appropriata tra le numerosissime etichette, frutto di un’attenta ricerca in Italia e all’estero.